mercoledì 4 novembre 2009

NAMASTE




Ragazzi, sono di ritorno dall'India, di feltro non posso parlarvi perchè ho visto solo quello nepalese onnipresente sulle bancarelle, però ho potuto osservare la fabbricazione dei tappeti tibetani.
Come sempre, quando vedo un telaio, non finirei più di star li a guardare.
Le donne nel laboratorio usavano telai verticali, come per gli arazzi, sedute a gambe incrociate sui un materassi posati per terra, da sole o in tre a seconda della complessità del disegno e della grandezza del tappeto.
Con mani esperte e veloci facevano correre la navetta e intrecciavano i fili intorno all'ordito per poi tagliare i fili e creare l'effetto di "spessore".
(mi scuso con gli esperti tessitori che si troveranno a leggere queste descizioni approssimative)
Altre donne rifinivano con le forbici i tappeti conclusi creando i giusti rilievi per far risaltare le immagini tessute
Bellissimo! E ovviamente non potevamo andarcene via a mani vuote! :-)


"Filo lungo filo was really wonderful" , ma io che sono una zuccona ho dimenticato la macchina fotografica, avrei voluto far vedere a tutti quelli che non son potuti venire la ricchezza e la bellezza di questa manifestazione...ce la farò il prossimo anno???
Mi sono comunque concessa un regalo bellissimo, una sciarpa in nunofeltro fatta da Giulia Rizzo...era tanto che ne volevo una, io non ho tempo di farmela e lei è davvero bravissima, quindi ora è intorno al mio collo a tenermi caldo e a coccolarmi!
Appena rimetto in moto il cervello faccio anche una bella foto, promesso!

C'è una nota che mi intristisce un po'...nonostante i mesi di tempo a disposizione non son riuscita a combinare niente per Feltrosa 2010 e tantomeno per il Premio Valcellina...il tempo è tiranno!!!